La campagna “alleviamo la salute”
SENZA ANTIBIOTICI, PENSANDO AL FUTURO
Uova, pollame, bovini e suini allevati senza antibiotici
In un mondo in cui la necessità di operare scelte sostenibili, capaci di modificare nel concreto e in modo permanente lo stato di fatto, viene evocata di continuo ma poi raramente praticata, la campagna Coop per ridurre e ove possibile eliminare l’uso degli antibiotici negli allevamenti di animali da reddito è sicuramente un esempio virtuoso.
Virtuoso perché, pur dedicata a un tema che per tanti può apparire come secondario, cerca invece di tenere insieme più problematiche: in primo luogo affronta un’emergenza sanitaria conclamata quale quella dell’antibiotico resistenza, si preoccupa di migliorare il benessere (di uomini e animali). Per far ciò “costringe” a cambiare, in modo graduale ma definitivo, il modo di operare di un pezzo di economia, cioè la filiera degli allevamenti. E il risultato di tutto ciò è proprio produrre sostenibilità a vantaggio di chi c’è oggi e ancor più delle generazioni future.
Il percorso Coop, intitolato “Alleviamo la salute”, si è concretizzato la scorsa primavera e ora, dopo aver coinvolto pollame e uova (milioni di animali), approda a un nuovo traguardo che riguarda i bovini (nello specifico vitellone e scottona) che saranno ora allevati senza uso di antibiotici negli ultimi 4 mesi di vita (obiettivo entro ne del 2018 allungare questo periodo a 1 anno). I primi prodotti derivanti da questi allevamenti sono sugli scaffali già da fine ottobre. «Siamo partiti da filiere più semplici – spiega il presidente di Coop Italia, Marco Pedroni – e ora continuiamo con quelle più complesse dove ci sono animali più longevi. Al momento sono circa 350 gli allevamenti interessati da questa seconda fase della campagna».
Tra le ulteriori novità c’è anche la presenza a scaffale di un prosciutto cottoda suino danese allevato senza uso di antibiotici dalla nascita. La materia prima, infatti, arriva da fattorie danesi a conduzione familiare (8550 allevatori) che hanno da tempo attivato un Protocollo estremamente rigoroso e tale da escludere fin dalla nascita il ricorso ad antibiotici, oltre a un’alimentazione degli animali tutta vegetariana e a una serie di accorgimenti innovativi dal punto di vista del benessere.
Questi nuovi traguardi si sommano così ai risultati già conseguiti. Prima dell’estate infatti a scaffale figuravano il 100% della filiera avicolaa marchio Coop (35 referenze della linea “Origine” con etichetta “Allevato senza uso di antibiotici”, in totale quasi 400 mila polli a settimana) e le uova antibiotic free, un caso unico per la grande distribuzione in Italia: due referenze disponibili, certificate da due enti indipendenti e ben riconoscibili dai consumatori grazie alle apposite etichette. In totale, a regime, ad essere allevate senza antibiotici almeno 2 milioni di galline con una produzione di più di 189 milioni di uova all’anno.
Avevano inoltre già fatto la loro comparsa i prodotti suini della linea “Fior Fiore” da suini allevati all’aperto in due allevamenti toscani (sulle colline del Chianti e in Maremma). In tali condizioni gli animali impiegano molto più tempo per raggiungere il peso stabilito e questo ovviamente significa maggiore qualità delle carni e lavorazione artigianale dei prodotti. Attualmente in questa specifica linea sono coinvolti più di 3000 suini.
«Il nostro è un impegno imponente e di lunga scadenza – prosegue Pedroni - e tale da generare una vera e propria rivoluzione nei metodi di allevamento: complessivamente saranno interessati oltre 20 milioni di animali ogni anno e oltre 1600 allevamenti in Italia. E stiamo costruendo questo percorso con la collaborazione e la disponibilità dei nostri fornitori. Il nostro auspicio è che anche altri seguano il nostro esempio, perché così si allarga lo spazio di pratiche che fanno bene al nostro pianeta». (consumatori.e-coop.it)