Educa 2019
EDUCA 2019. STUDENTI, FAMIGLIE E INSEGNANTI: UN GIOCO DI SQUADRA
10ª edizione del Festival dell’educazione: dall’11 al 14 aprile a Rovereto si parlerà di relazioni scuola-famiglia e della necessità di un gioco di squadra, fondamentale per affrontare la sfida centrale di ogni società: l’educazione
Un buon gioco di squadra è un’alchimia difficile da tradurre in una formula esatta. Di certo, però, lo sport ci insegna che contando solo sui propri talenti si può vincere al massimo qualche partita ed è solo con la forza del gruppo che si conquistano i campionati.
Lo spirito di squadra è armonia delle imperfezioni,è diluire i difetti di ciascuno nell’abbraccio di molti, ma è anche amplificare le capacità dei singoli nello sforzo unisono di un obiettivo comune. La scuola, da questo punto di vista, non fa eccezione. Troppo spesso, però, capita che si percepisca come avversario chi invece dovrebbe essere considerato come un compagno di squadra. Questo pericoloso cortocircuito sembra essere diventato all’ordine del giorno: su media e social e nel dibattito pubblico. Gli episodi sempre più numerosi di violenza verbale e fisica che si materializzano nelle aule non sono che il punto più estremo del venir meno di questa alleanza. Eppure il gioco di squadra tra studenti, famiglie e insegnanti è fondamentale per affrontare la sfida centrale di ogni società: l’educazione.
EDUCA, il festival promosso dalla Provincia autonoma di Trento , l’Università degli studi di Trento e il Comune di Rovereto, organizzato da Consolida con il supporto scientifico di Fondazione Bruno Kessler , Fondazione Demarchi e Iprase , proporrà dall’11 al 14 aprile a Rovereto, una riflessione perriannodare su base fiduciaria la relazione tra scuola e famiglia, tenendo conto della sempre più estesa funzione educativa svolta da molteplici agenzie, all’influenza dei nuovi media.
Si inizierà venerdì mattina con una serie di appuntamenti riservati alle scuole (informazioni e iscrizioni su www.educaonline.it), per aprire poi dal pomeriggio il programma aperto a tutti, che proseguirà fino alla domenica con una ricca offerta di lectio magistralis, dialoghi con esperti, focus, laboratori, incontri con autori e attività animative.
ESSERE GENITORI OGGI
Molti gli appuntamenti che affronteranno il tema della genitorialità, anche in relazione ai grandi mutamenti che la nostra società globalizzata e iperconnessa sta attraversando. Si parla ad esempio da anni di crisi di valori, di emergenza educativa. Sembra che le relazioni intergenerazionali non funzionino più come un tempo, che siano saltati i riferimenti, e la possibilità stessa di educare sia svanita nella complessità dell’era digitale e di un mondo troppo veloce, in bilico fra tradizione e innovazione. Citando alcuni ospiti, Paolo Segnanae Johnny Dottycercheranno di accompagnare il pubblico alla ricerca di bussole e strumenti conoscitivi in grado di orientare in un mare magnumche sembra spesso di difficile navigazione.
Il filosofo Umberto Galibertiproporrà spunti di riflessione sul mondo dell’adolescenza, suisilenziche sembrano contraddistinguere questa generazione. Silenzi che se “ascoltati” al momento opportuno possono trasformarsi in voce condivisa, in nuova relazione. Se da una parte il mondo dell’adolescenza sembra essere in balia di un grande sonno che investe le relazioni con il mondo degli adulti, dall’altra non è mai stata così grande e viva, come nell’epoca in cui viviamo, l’attenzione al bambino e alle sue esigenze nella prima infanzia. Dai genitori agli psicologi, passando per i legislatori e gli educatori, tutto il mondo adulto sembra voler operare nell’interesse del bambino. Ma qual è il bambino che hanno in mente? Come funziona il “cervello genitoriale”? Quali sono i fattori di fragilità che portano a costruire una visione distorta del rapporto? Insieme a Giampaolo Nicolaise a Paola Venutiautori rispettivamente delBambino capovoltoe di Basi biologiche della funzione genitorialesi cercheranno le risposte a questi e a molti altri interrogativi da diversi punti di vista.
Una famiglia e una genitorialità che sta cambiando anche nella definizione dei ruoli che la compongono. Michela Murgiarifletterà in particolare sul senso del femminile nella societàdi oggi, e su quanto sia influenzato dalla rappresentazione della donna nella letteratura e nei media. Nell’incontroNon più “mammo” ma papà!si analizzerà poi la funzione dei padri sia nella relazione con i figli, sia all’interno della gestione del nucleo familiare, cercando di andare al di là di facili stereotipi.
IL RUOLO DELLA SCUOLA TRA RELAZIONE E COMUNITÀ
Nella profonda mutazione antropologica in atto e nel tentativo di ridefinire un’alleanza che sembra sempre più necessaria con le famiglie, il mondo della scuola sta faticosamente tentando di aprirsi al territorio e alle comunità per ritrovare attori in grado di sostenere e revitalizzare il proprio compito educativo.
La Federazione Trentina della Cooperazione,insieme alla Fondazione Bruno Kessler e al Consiglio nazionale forense, cercherà di mostrare come le scuole da luoghi formativi per gli studenti possano diventare spazi generativi di inclusione e solidarietà, sostenibilità e civismo per tutta la comunità.
Nell’appuntamento curato da IPRASE, Le relazioni a scuola, si rifletterà invece soprattutto sul ruolo dei docenti che spesso rappresentano il fattore chiave per il successo dei sistemi educativi. Con le loro competenze relazionali giocano infatti un ruolo di primo piano non solo nella qualità dell’insegnamento, ma anche nel favorire benessere nelle classi.
Non mancheranno poi le esperienze di “frontiera” raccontate negli incontri organizzati da Fondazione Demarchi con Eraldo Affinatinel suo nuovo libro “Via dalla pazza classe”; Mario Caroli“Con il vento di Barbiana. La scuola «rossa» di Mori”e il maestro sirianoSheik Abdo Hsyan.
UN PATTO CHE NON PUÒ ESSERE FRAGILE
Quando si è di fronte a situazioni di fragilità – come la disabilità e i bisogni educativi speciali – c’è ancora più bisogno di una relazione forte fra scuola e famiglia, ma anche le molte altre organizzazioni coinvolte, come quelle sociali e sanitarie. E a EDUCA saranno molti gli interventi e i laboratori che affronteranno questo tema. Le coop sociali di Consolidacureranno ad esempio Etichette socialiun incontro con il professor Ivo Lizzola, dell’Università di Bergamo, dove a partire da esperienze di vita e professionali si cercherà di capire come accompagnare bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali o con disabilità in un percorso di crescita in cui le loro condizioni di fragilità non si tramutino in marchi indelebili e non determinino percorsi forzati.
Una forte alleanza educativa è necessaria anche quando si parla di autismo, come racconteranno esperti e testimoni degli incontri organizzati da Il Ponteinsieme al Laboratorio di Osservazione, ricerca e formazione dell’Università di Rovereto. Mentre nell’incontro Diversamente fratelli, Giacomo Mazzariolracconterà di come da un semplice video finito su Youtube fatto a Giovanni, il fratello con sindrome di down, sia nata una storia irresistibilmente virale tanto da trasformarsi in un libro e in un film. Insieme a lui lo scrittore Stefano Maldini.
NEL MONDO DELLA PRIMA INFANZIA
Non potevano mancare appuntamenti che declinassero il tema di questa edizione rispetto al mondo dell’infanzia, dove la relazione fra scuole dell’infanzia e famiglie diventa anche metodo e prassi per impostare il dialogo nelle tappe successive del cammino dei bambini. Anche qui diversi per tipologia e approccio saranno i laboratori e gli incontri per genitori e bambini curati in particolare dal terzo settore e dalla cooperazione sociale.
ANIMAZIONE, LETTURE E GRAN FESTA FINALE
L’intera durata del festival sarà accompagnata dalle ormai “familiari” attività animative di Corso Bettini, dove si potranno trovare quest’anno anche i laboratori creativi ed educativi dei 5 Musei della città.
Tornerà anche l’apprezzatissimo Una domenica al ParcoaiGiardini Perlasca dove - per la gioia di grandi e piccoli – si potrà fare la conoscenza di asini, pecore, capre, galline, oche, conigli. Ma all'interno del Parco le sei circoscrizioni cittadine cureranno anche la proposta gastronomica con piatti tipici della cultura locale e con la voglia di mettere a disposizione la consolidata bravura dei quartieri per realizzare una festa per la Città.
Non mancherà per tutta la durata del festival l’Edulibreriacon i libri degli ospiti del festival.
Gran finale nella piazza del Mart con lo spettacolo Il sogno: bubble & clown show.
Il programma completo su www.educaonline.it