MEZZANO, UNA COOPERATIVA A “ZERO EMISSIONI”

La sostenibilità ambientale è alla base degli interventi di rinnovamento ed efficientamento energetico dei negozi e dei servizi, a Mezzano e a San Martino di Castrozza, di questa Cooperativa

Con la recente installazione di due colonnine di ricarica per le auto elettriche ed una stazione per la ricarica delle E-bike, all’interno del progetto di mobilità sostenibile della Federazione Trentina della Cooperazione, fa il suo ingresso nel parco macchine aziendali della Famiglia Cooperativa di Mezzano un nuovo veicolo elettrico per il trasporto di merce e personale dipendente: un capitolo importante centrale nel piano di innovazione che la Cooperativa sta portando avanti negli ultimi due anni, secondo un programma che punta all’efficienza coniugata con il rispetto per l’ambiente. 

“Abbiamo iniziato nell’ottobre 2018 con il rinnovamento del negozio di Mezzano” - spiega il direttore Nicolò Simoni - “una ristrutturazione totale del punto vendita che ha previsto una nuova distribuzione degli arredi interni progettata in base alla sostenibilità ambientale del negozio, con l’obiettivo di ottenere una notevole riduzione dei consumi energetici, grazie principalmente ai nuovi impianti frigo all’avanguardia e al nuovo impianto di illuminazione.”

 

Successivamente, nel mese di aprile 2019, la Cooperativa ha aperto nel locale dell’ex rivendita del pane il servizio di lavanderia self-service, molto apprezzato. 

“Abbiamo recuperato uno spazio inattivo da tre anni e lo abbiamo trasformato in un servizio che mancava alla collettività, uno spazio che lavora in sinergia con il nostro negozio di alimentari e al tempo stesso è un richiamo per le altre attività commerciali del paese”, prosegue il direttore. 

Oltre all’indotto economico del servizio di lavanderia, comunque importante, la Cooperativa ha voluto farne un esempio di sostenibilità ambientale, curando l’impatto ambientale di ogni consumo, a cominciare dalla scelta dei detergenti, tutti certificati Ecolabel e proseguendo con l’energia elettrica necessaria al funzionamento, che deriva principalmente dall’impianto fotovoltaico montato sul tetto dello stabile: oltre ottanta pannelli in grado di generare una potenza a regime di circa 30kw. Anche l’acqua calda per le lavatrici arriva già in temperatura grazie ad un impianto di riciclo del calore generato dalla centrale della nuova linea del freddo installata nel vicino punto vendita: l’acqua che serve al raffreddamento dei motori dell’impianto frigorifero viene recuperata e convogliata nelle lavatrici industriali, il che consente un notevole risparmio di energia e di costi di produzione dell’acqua calda.

 

Nel novembre 2019 è stato anche effettuato un altro importante intervento di rinnovamento, questa volta nel punto vendita di San Martino di Castrozza. Anche in questo caso sono stati ripensati gli spazi interni, strutturando il negozio in maniera più funzionale e flessibile, un negozio “su ruote”, in grado di cambiare forma in base ai picchi di affluenza turistica.

“Dal punto di vista del risparmio energetico, i nuovi frigoriferi e l’impianto di illuminazione a led incidono per oltre il 35% sulla riduzione dei consumi; inoltre, l’intervento di isolamento termico, realizzato contestualmente alle sistemazioni delle facciate esterne del negozio, contribuisce ad abbattere i costi di riscaldamento dei locali” – aggiunge Simoni.

L’installazione di tecnologia ad alto risparmio energetico, l’utilizzo di elettricità certificata da rete idroelettrica, un impianto di riscaldamento centralizzato a biomassa ed ora il trasporto di merce e personale dipendente su un veicolo a zero emissioni fanno del punto vendita di San Martino di Castrozza il primo negozio “Total Green” del sistema cooperativo Trentino.

“Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori di riqualificazione delle facciate esterne della Sede, chiudendo così il cerchio sugli interventi di rinnovamento ed efficientamento energetico dei nostri negozi” – conclude Simoni - “ma stiamo già ragionando sugli investimenti da intraprendere in futuro, a partire dalla progressiva conversione verso la mobilità elettrica dell’attuale parco macchine aziendale”.