12 luglio - 6 novembre 2016
Cesare Battisti, chi era costui?
Al Castello del Buonconsiglio di Trento la mostra “Tempi della storia, tempi dell’arte. Cesare Battisti tra Vienna e Roma”.
Nonostante gran parte degli italiani abbiano sentito pronunciare almeno una volta il nome di Cesare Battisti, pochi ne conoscono la vita, la storia umana, le battaglie politiche, la passione per la storia, la geografia, la scrittura. La maggior parte delle persone associa Cesare Battisti alla sua tragica fine nella cosiddetta Fossa dei Martiri del Castello del Buonconsiglio, il 12 luglio 1916. Emblematica la frase con la quale lo storico Mario Isnenghi definisce Battisti come “una delle personalità più citate ma meno conosciute del Novecento”. Nell’ambito delle iniziative sulla Prima Guerra Mondiale e in occasione del centenario della sua morte, la mostra intende illustrare al grande pubblico una personalità di grande spessore umano e culturale che ha avuto un ruolo importante nella storia recente non solo del Trentino ma anche dell’Italia e merita di essere conosciuto nella sua complessità e modernità.
La prima sezione traccia un quadro della vivace situazione culturale del Trentino nel contesto austro-ungarico prima del 1914, con dipinti di Giovanni Segantini, Eugenio Prati, Bartolomeo Bezzi, Alcide Davide Campestrini, Umberto Moggioli, ma anche Franz von Defregger, Albin Egger-Lienz. I paesaggi di Guglielmo Ciardi e le fotografie d’illustrazione di un Trentino ancora rurale accanto ai dipinti di Emilio Longoni e Felice Carena introducono nella seconda sezione il crescente impegno di Battisti nelle questioni sociali, politiche e culturali della sua terra. Al periodo precedente all’entrata in guerra dell’Italia, durante il quale la gente trentina venne invece coinvolta nell’impegno bellico austro-ungarico, è dedicata la terza sezione, che vede Battisti impegnato nella campagna interventista, la chiamata alle armi, i profughi di Katzenau, e, in parallelo, le opere di Depero, Balla, Bonazza. Altre testimonianze storiche e figurative raccontano gli anni della guerra, la macchina militare austro-ungarica, acquartierata nel Castello del Buonconsiglio. Alla creazione del mito di Battisti è dedicata l’ultima parte, con opere che ne costruiscono l’iconografia, come i dipinti di Carrà e di Barbieri.
L’iniziativa vede il coinvolgimento della Fondazione Museo Storico, del Museo della Guerra di Rovereto, dell’Accademia degli Agiati di Rovereto, della Fondazione Bruno Kessler, della Società di Studi Trentini, dell’Università di Trento dipartimento di Lettere e Filosofia e del Comune di Trento.
Castello del Buonconsiglio
Tel. 0461 233770
Carta In Cooperazione
Per i soci possessori di Carta In Cooperazione biglietto d'ingresso a tariffa ridotta al Castello del Buonconsiglio, a Castel Beseno, al Castello di Stenico e a Castel Thun (Castel Caldes ingresso gratuito). Tariffa ridotta per biglietto unico 5 sedi.