AL TEATRO PORTLAND LA STAGIONE ALLA RICERCA DELLA CONOSCENZA
Da venerdì 2 febbraio, sei eventi per curiosi di conoscenza: dalle tematiche civili e di approfondimento scientifico, dalla didattica innovativa (il 2 febbraio) alla malattia fisica e mentale. Con Carta In Cooperazione biglietto a tariffa ridotta
Venerdì 2 febbraio inizia a Trento la nuova edizione della stagione del Teatro Portland, “La Stagione di Caccia 2024”, nome che vuole chiarire il desiderio di coinvolgere dei predatori di conoscenza, di sapere, che non si spaventano di fronte a tematiche legate all’analisi anche critica della contemporaneità.
La programmazione, che conta sei appuntamenti di teatro e storytelling, viene così presentata da Andrea Brunello, direttore artistico del teatro “La stagione del Portland sorprende e spiazza, emoziona e provoca, facendoci riflettere su argomenti fondamentali ma allo stesso tempo poco frequentati nel teatro. L’educazione e la didattica innovativa, la malattia fisica e mentale, la relazione tra politica, società e giustizia e la scienza. La nostra è una proposta unica nel suo genere, frutto di una ricerca su un modo innovativo di raccontare il mondo”.
Tutti gli appuntamenti in programma andranno in scena il venerdì alle 21.00 presso il Teatro Portland di Piedicastello.
La prima apertura di sipario è fissata per il 2 febbraio con uno spettacolo autobiografico che affronta racconta di sistemi di apprendimento e didattica innovativa, “La mia storia di cadute e rinascite. Quando sbucciarsi le ginocchia vale più di un 30 e lode” una produzione di Arditodesìo di e con Camilla Fiorello, dottoranda di Ricerca nel Gruppo di Didattica della Fisica del Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche dell'Università degli Studi di Trento diretta da Maura Pettorruso.
Il 23 febbraio primo appuntamento con “Open Mike”, una serata che prevede la presenza sul palcoscenico di un “microfono aperto” e dedicato a ricercatori e ricercatrici che si mettono in gioco e in pochi minuti devono conquistare il pubblico con storie, sempre nuove, di vita e di scienza. La musica, suonata dal vivo da Alessio Zeni e Progetto Apollo rendono ancora più affascinante la serata. “Open Mike” è un format innovativo frutto della collaborazione tra Arditodesìo, Università di Trento e Teatro Portland.
L’1 marzo sarà la volta di un toccante racconto biografico curato da Luca Marchetti per la regia di Andrea Brunello, produzione Arditodesìo “Le parole che non ho detto. Io, nonno Dino e l’Alzheimer”.
Il 15 marzo “Molecular Voodoo” di e con Raffaello Potestio, Professore del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento, e con Enrico Tavernini.
Il 12 aprile la compagnia Usine Baug presenterà “Topi”, spettacolo vincitore del Premio Scenario 2021 e finalista al Premio In-box 2023, dedicato al G8 di Genova che, a vent’anni di distanza, viene osservato da una molteplicità di prospettive diverse per cercare di dare un senso all’accaduto.
L’ultimo appuntamento in programma è fissato per il 19 aprile quando andrà in scena una nuova serata “Open Mike” piena di storie originali mai raccontate prima.
Informazioni e prevendita online su www.teatroportland.it
Carta in Cooperazione
Per i possessori della Carta in Cooperazione biglietto d’ingresso agli spettacoli a tariffa ridotta (11 euro anziché 13)