ASSEGNO UNICO PROVINCIALE 2022

16/05/2022

Un aiuto che si somma all’Assegno unico e universale nazionale
per le famiglie con figli minori o componenti invalidi  

Dal 9 maggio 2022 è possibile presentare domanda per ottenere l’Assegno unico provinciale 2022 con decorrenza dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023. La misura - rivolta alle famiglie nelle quali siano presenti figli minori o soggetti invalidi nonché ai nuclei con basso reddito - è compatibile con l’Assegno unico e universale per i figli, stanziato a livello nazionale da gennaio 2022. Per farne richiesta è necessario avere un ICEF in corso di validità. 

L’Assegno unico provinciale consiste in un aiuto economico erogato dalla Provincia Autonoma di Trento alle famiglie residenti in Trentino in cui siano presenti figli minori o soggetti invalidi, o ai nuclei familiari a basso reddito. Si compone di una quota A, ovvero una quota “universalistica di sostegno al reddito”, finalizzata a garantire una condizione economica sufficiente a soddisfare i bisogni generali della vita dei nuclei familiari, e di una quota B e C, dirette a sostenere la spesa necessaria al soddisfacimento di bisogni particolari della vita: il mantenimento, la cura, l’educazione e l’istruzione dei figli; le esigenze di vita dei componenti invalidi; un sostegno alla natalità. Per averne accesso è necessario essere in possesso di un indicatore ICEF al di sotto di specifiche soglie e rinnovare la domanda ogni anno. 

L’Assegno unico provinciale e l’Assegno unico e universale per i figli, introdotto a livello nazionale all’inizio di quest’anno, sono due misure diverse e compatibili tra di loro. Ciò vuol dire che le famiglie con figli che hanno diritto all’Assegno unico e universale, possono ottenere anche l’Assegno unico provinciale.

In entrambi i casi bisogna fare richiesta tramite i Patronati e tramite il CAF per il calcolo dell’ISEE, nel primo caso, e dell’ICEF, nel secondo caso. Chi beneficia già dell’Assegno Unico Provinciale, perché ha fatto domanda lo scorso anno, è tenuto a rinnovare la richiesta, rispettando precise scadenze per non perdere alcuna mensilità. 

 

Il presidente delle ACLI trentine Luca Oliver: “L’Assegno unico provinciale è un diritto e un’opportunità per le famiglie trentine. Le Acli sono a disposizione tramite i loro servizi per sostenere le famiglie ed i soggetti più deboli. Rilanciamo la nostra proposta di riduzione da 10 a 2 anni di residenza per i cittadini stranieri per l’accesso a queste misurecome peraltro avviene nel resto del territorio nazionale sulla base della recente legge delega approvata dal Parlamento. Tale richiesta mira a ripristinare una situazione di equità per tutti i cittadini della nostra provincia”. 

Il direttore del Patronato ACLI Salvatore Casella: “L’Assegno unico provinciale e l’Assegno unico e universale per i figli, introdotto a livello nazionale all’inizio di quest’anno, sono due misure diverse e compatibili tra di loro. Ciò vuol dire che le famiglie con figli che hanno diritto all’Assegno unico e universale, possono ottenere anche l’Assegno unico provinciale. In entrambi i casi, però, bisogna fare richiesta tramite i Patronati e tramite il CAF per il calcolo dell’ISEE, nel primo caso, e dell’ICEF, nel secondo caso. Chi beneficia già dell’Assegno Unico Provinciale, perché ha fatto domanda lo scorso anno, è tenuto a rinnovare la richiesta, rispettando precise scadenze per non perdere alcuna mensilità”. 

(fonte: Acli Trentine)