“C'È ANCORA DOMANI”: UNA PROIEZIONE SPECIALE

27/11/2023

Lunedì 4 dicembre alle 20.30, a Trento alla Sala InCooperazione, serata di beneficenza a favore del Fondo “La violenza non è un destino”

Una proiezione di beneficenza lanciata in occasione della "Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza sulle Donne", realizzata da Cooperazione Trentina in collaborazione con Nuovo Astra, in cui la Federazione devolverà l’equivalente dell’incasso al Fondo “La violenza non è un destino”, un progetto che da quasi 10 anni sostiene piccoli e grandi passi importanti per tutte le donne che in Trentino hanno intrapreso un percorso per uscire dalla situazione di violenza di genere e che sono seguite dai servizi della rete provinciale anti violenza del terzo settore.

L'evento è organizzato da Cooperazione Trentina con il supporto di Nuovo Astra, etika, inCooperazione, Donne in Cooperazione e il patrocinio della Provincia Autonoma di Trento.

Prenotazioni disponibili da sabato 25 novembre su Nuovo Astra.

Ingresso intero 7 euro, ridotto 5 euro (ridotto: Carta inCooperazione, ragazze e ragazzi fino a 14 anni, studenti e studentesse)

Donazioni possibili anche su solidarieta.incooperazione.it .

 

Il film

C’è ancora domani, film diretto da Paola Cortellesi e sua opera prima, è ambientato nella seconda metà degli anni ’40 a Roma e racconta la storia di Delia (Paola Cortellesi), sposata con Ivano (Valerio Mastandrea), da cui ha avuto tre figli. La donna riveste esclusivamente i ruoli di moglie e madre e tanto basta per definirla.
La Capitale è divisa in due: da una parte c’è la spinta positiva, data dalla Liberazione; dall’altra, invece, la miseria che la guerra si è lasciata alle spalle. Ivano è il capofamiglia, nonché capo supremo e padrone, che lavora duramente per portare qualche soldo a casa. Non perde mai l’occasione per sottolineare la cosa, talvolta con un tono sprezzante e altre volte affermandolo direttamente tramite l’uso della cinghia. L’unica persona per cui nutre rispetto è quella canaglia di suo padre, noto come il Sor Ottorino (Giorgio Colangeli), un anziano rancoroso e spesso tirannico, di cui Delia si occupa come se fosse la sua badante. L’unica in grado di recare sollievo alla donna è l’amica Marisa (Emanuela Fanelli), con la quale si lascia andare a qualche momento di leggerezza e di confidenze intime.

Con l’arrivo della primavera l’intera famiglia è in fermento per il prossimo fidanzamento della primogenita, Marcella (Romana Maggiora Vergano). La giovane spera di convolare a nozze con un bravo ragazzo, proveniente dal ceto borghese, Giulio (Francesco Centorame), liberandosi così dal peso della sua famiglia imbarazzante. Anche Delia ripone le stesse speranza di sua figlia, nonostante abbia accettato per sé la vita che le è toccata, aspira a un matrimonio con un buon partito per sua figlia. Quando le giunge, però, una misteriosa lettera, un forte coraggio nascerà nella donna madre e moglie, determinata a rovesciare quei piani fino ad allora prestabiliti e poter finalmente immaginare un futuro migliore, non soltanto per sé stessa.