CLOSE THE GAP: AUMENTIAMO IL CONGEDO DI PATERNITÀ

07/03/2022

Stare di più con i figli deve essere un diritto di tutti. Con Close the gap Coop sostiene la petizione sull’estensione del congedo di paternità obbligatorio promossa dall’associazione “Movimenta”

Nuova edizione di “Close the Gap-riduciamo le differenze”, la campagna Coop fatta di azioni e impegni per promuovere la parità di genere femminile e combattere le disparità. Coinvolte tutte le cooperative di consumatori, i dipendenti, i soci e i fornitori di prodotto a marchio. 

Il focus di “Close the Gap" 2022 è il riequilibrio dei ruoli genitoriali, dove il gap da ridurre è duplice. C’è quello che penalizza gli uomini, negando il loro diritto a stare di più con i propri figli fin dalla loro nascita, e c’è quello delle donne per le quali la disuguaglianza a casa e in famiglia le vede occuparsi prevalentemente dei lavori domestici e del lavoro di cura con inevitabili effetti sulla loro crescita professionale e personale. 

Sensibilizzare sulla necessità di dividersi i compiti alla pari e riequilibrare i ruoli è l’obiettivo sperato. 

Da qui, tra le prime azioni, l’adesione alla petizione sull’estensione del congedo di paternità obbligatorio promossa dall’associazione “Movimenta”. E un modo diverso di celebrare la Festa del Papà (19 marzo) e a seguire la Festa della Mamma con prodotti iconici da usare a metà.  

Un anno fa Coop ha avviato la campagna “Close the Gap” sulla parità di genere e più estesamente l’inclusione e ha sottoscritto un’Agenda di azioni e impegni. 

Un anno dopo alla rendicontazione di ciò che è stato (tra cui il buon esito della petizione e sensibilizzazione contro la tampon tax scesa dal 22% al 10%) si aggiungono nuove sfide sia interne che esterne. Sfide che hanno come focus la disuguaglianza a casa e in famiglia dove sono le donne a occuparsi prevalentemente dei lavori domestici e del lavoro di cura con inevitabili effetti sulla loro crescita professionale e personale. Sensibilizzare sulla necessità di dividersi i compiti alla pari e riequilibrare i ruoli è l’obiettivo sperato. 
I numeri d’altronde non mentono. Se in una famiglia entrambi i genitori sono occupati, il 63% del carico familiare grava comunque sulla donna e la recente pandemia ha persino accresciuto le disparità. Ancora nel 2021 in Italia 7 donne su 10 con figli minori di 14 anni hanno avuto problemi nel conciliare gli spazi e i tempi tra vita e lavoro e l’11% delle madri non ha mai lavorato per prendersi cura dei figli. Ma disuguaglianza da colmare è anche quella che vede i padri impossibilitati a occuparsi dei figli fin dalla loro nascita con solo pochi giorni di congedo di paternità.

 

“La sensibilità che abbiamo incontrato durante il nostro percorso dello scorso anno ci ha dimostrato che l’uguaglianza di genere è un tema che va affrontato seriamente e non solo a parole – spiega Maura Latini, Amministratrice Delegata Coop Italia – Continuiamo ad affrontarlo con questo approccio passando da una piccola differenza, quella appunto della Tampon Tax che abbiamo contribuito a ridurre, a una disuguaglianza più profonda che ne genera altre a cascata. E abbiamo concentrato l’attenzione su una misura, il congedo di paternità obbligatorio, su cui crediamo il nostro Paese e la nostra società debbano fare dei passi in avanti. Perché stare di più con i propri figli è un diritto che deve essere riconosciuto anche agli uomini”. 

Da qui la decisione di Coop di affiancare e sostenere la petizione online Genitori#allapari: aumentiamo il congedo di paternità promossa su change.org da Movimenta, il laboratorio di attivismo civico e politico, che da tempo sostiene la necessità di andare oltre i 10 giorni di congedo obbligatorio peraltro inseriti nell’ultima Legge di Bilancio in ottemperanza a una Direttiva Europea. A fianco di Movimenta anche la community Papà Pinguino: un collettivo di giovani attivisti, creatori di un dibattito sull’essere padri oggi.

 “Con questa campagna vogliamo incoraggiare neo e futuri papà a rivendicare il diritto ad un congedo di paternità retribuito al 100% e per un minimo di tre mesi - spiega Valeria Ronzitti, membro del Direttivo di Movimenta -, nonché mostrare alle aziende l’opportunità che un tale provvedimento rappresenterebbe per la loro produttività. Le ricadute positive vanno ben oltre il raggiungimento della parità di genere: si tratta di modernizzare la società e costruire un nuovo paradigma su cui basare la ripresa post pandemica ed un modello di crescita inclusivo ed egualitario”.