SCEGLIERE COSA COMPRARE CAMBIA IL MONDO

30/09/2019

La nuova comunicazione di Coop: con la spesa possiamo fare scelte a tutela dell’ambiente, dei diritti di chi lavora e della salubrità e qualità del cibo che mangiamo

Proprio in questi giorni Coop sta aprendo una nuova pagina nella sua comunicazione, cioè nel racconto della propria identità e di quelle che sono le scelte e i valori che caratterizzeranno il rapporto con milioni di soci e clienti nel prossimo futuro. 

Cuore di questo racconto è la campagna che da fine settembre è partita sui canali Tv, sul Web, tra i social e su giornali e riviste, tutta giocata su uno slogan tanto semplice quanto incisivo e cioè “Una buona spesa può cambiare il mondo”. Utilizzando un linguaggio innovativo e fortemente centrato sui valori, il protagonista del racconto è il carrello della spesa, quello che ognuno di noi usa ogni settimana, un carrello che, a seconda di come lo si riempie, diventa strumento per fare scelte a tutela dell’ambiente, dei diritti di chi lavora e della salubrità e qualità del cibo che mangiamo.   

«Una buona spesa, come un buon prodotto, è fatta di  prezzi convenienti ma anche di valori – spiega Maura Latini, amministratore delegato di Coop Italia -, quelli che da sempre caratterizzano i prodotti Coop: sicurezza, qualità, rispetto per i lavoratori, attenzione per l’ambiente e per il benessere degli animali, trasparenza delle informazioni. Proprio per questo, tenendo fede alla ragione di esistere delle cooperative di consumatori, Coop meglio di tutti gli altri soggetti della distribuzione può farsi portavoce di un messaggio forte, cioè che “una buona spesa può cambiare il mondo».

La questione di fondo è che «oggi, tutti noi, abbiamo davanti una grande sfida – continua Maura Latini – contribuire a cambiare un modello economico e di vita che, pur avendo dato benessere a molti – anche se in alcuni casi a scapito di altri -, quasi sempre ha depredato il pianeta delle risorse destinate alle generazioni future. Quelle generazioni che coincidono con i giovani come Greta Thunberg che scendono in piazza per salvare il Pianeta; proprio loro che probabilmente questa modifica l’hanno già introdotta nei loro comportamenti e nelle loro aspirazioni. Ma l’esigenza di un cambiamento non riguarda solo i più giovani; le persone sono sempre più attente e consapevoli, sanno che ogni atto di consumo è un’azione che incide sul futuro di tutti, che ciò che produciamo e consumiamo ha conseguenze sulla nostra salute e su quella del nostro mondo. Coop ha capito e lavorato in anticipo, da oltre trenta anni infatti ci impegniamo per ridurre l’impatto ambientale e per la sostenibilità in generale, con azioni e scelte commerciali mirate, a volte anche economicamente svantaggiose nell’immediato, ma poi rivelatesi lungimiranti. Tutto questo mettendo sempre a disposizione di soci e clienti le informazioni necessarie per scegliere e, quindi, per acquistare bene».

Ecco dunque dove nasce e cosa vuol proporre la campagna Coop, una campagna dove si evidenzia quanto i prezzi dei prodotti Coop siano vantaggiosi non solo per le tasche, ma anche per l’ambiente, perché non è più possibile tenere separati questi due corni del problema.

«Per questo quello che i nostri spot propongono – conclude Latini – è una favola moderna su quello che si può fare con una spesa consapevole. È la storia di un carrello Coop, che un bel giorno sente la necessità di mettersi in moto e spezzare la catena che anche metaforicamente lo tiene fermo. Ad accendergli l’anima è un gesto – purtroppo – quotidiano: un rifiuto di plastica che finisce nel mare. Il nostro carrello allora va in spiaggia, si tuffa in acqua, e ne risale con tanti rifiuti di plastica raccolti dal fondo. Ma questo è solo il primo dei suoi gesti simbolici. Lo vedremo poi recarsi in un allevamento di galline, dando loro più spazio per muoversi. Andrà negli assolati campi di pomodoro a portare un po’ di refrigerio ai lavoratori. Bloccherà l’uso dei pesticidi nei campi agricoli. Ci fermiamo qui, perché non vogliamo rovinare la sorpresa. Basti sapere che gli spot si chiudono con un messaggio di speranza e di responsabilità, perché scegliendo bene tutti noi possiamo fare la differenza e, con una spesa più attenta e responsabile, cambiare il mondo».