ALZHEIMER

Sostieni la ricerca per non dimenticare

Con i prodotti segnalati nel tuo negozio della Cooperazione di Consumo Trentina contribuisci alla raccolta fondi per finanziare 25 assegni di ricerca nella lotta contro una malattia che solo in Italia colpisce 600 mila persone.

Coop scende in campo per sostenere la ricerca che mira a combattere l’Alzheimer, malattia che, nel paese più longevo d’Europa con 13,4 milioni di abitanti con più di 60 anni, colpisce oggi 600 mila persone, ma si tratta di una cifra destinata ad aumentare sempre più negli anni a venire.

“Il nostro sostegno al progetto promosso da AIRAlzh – spiega Stefano Bassi, presidente di Ancc-Coop – punta alla prevenzione e alla diagnosi precoce della malattia, per contrastarne la progressione: è noto, infatti, che segnali silenti sono individuabili nel cervello umano anche trent’anni prima dell’emersione della patologia, sulla quale incidono fortemente gli stili di vita e di alimentazione nel corso della vita intera. Abbiamo voluto sostenere la costruzione di una rete interconnessa di centri di ricerca nazionali, che rappresenta una delle novità più significative del progetto, che ha anche il pregio di scommettere sui giovani ricercatori, ai quali spetterà il compito di rafforzare la rete e di lavorare in rete. E contrastare la crescente tendenza all’emigrazione dei cervelli è l’impegno che abbiamo assunto, forti del nostro radicamento sui territori e nel nostro Paese, che ci consentirà di svolgere un’ampia azione di sensibilizzazione e informazione”.

“L’obiettivo della nostra campagna – spiega Maurizio Zucchi, direttore qualità di Coop Italia – è riuscire a finanziare 25 assegni di ricerca, rivolti ad altrettanti giovani in diverse università italiane e tutti impegnati a portare avanti progetti assieme all'Associazione Italiana Ricerca Alzheimer (AIRAlzh Onlus) con cui abbiamo avviato la collaborazione. Il valore del contributo che contiamo di mettere insieme è di circa 700 mila euro. La ricerca è una chiave fondamentale per riuscire a contrastare una malattia che ad oggi non ha ancora una cura efficace e che pesa su tante famiglie, per i problemi di assistenza che impone”.

 

Il meccanismo di finanziamento della campagna promossa da Coop e Associazione Italiana Ricerca Alzheimer (www.airalzh.it) passa anche attraverso la collaborazione dei soci e dei consumatori, nel senso che sarà acquistando determinati prodotti appositamente segnalati nei punti vendita, che si contribuirà a finanziare gli assegni di ricerca. Si parte con una prima serie di prodotti (le piante aromatiche vivi verde: salvia, rosmarino e basilico); nei mesi successivi si alterneranno poi altri prodotti che saranno via via riconoscibili nei negozi.

Sempre a sostegno dell’iniziativa, nella seconda metà di settembre, mese in cui cade la giornata mondiale dell’Alzheimer, verrà messa in vendita una piantina di erica in vaso, simbolo della campagna.

La Giornata Mondiale sull’Alzheimer, il 21 settembre 2016, sarà l’occasione per presentare i vincitori degli assegni di ricerca.

 

La malattia di Alzheimer 

DEMENZA è un termine usato per descrivere diverse malattie che comportano l’alterazione progressiva di alcune funzioni (memoria, pensiero, ragionamento, linguaggio, orientamento, personalità e comportamento) di severità tale da interferire con gli atti quotidiani della vita. La demenza non ha confini sociali, economici, etnici o geografici.

La malattia di Alzheimer è la più comune causa di demenza (rappresenta il 60% di tutti i casi). È un processo degenerativo che colpisce progressivamente le cellule cerebrali, provocando quell’insieme di sintomi che va sotto il nome di “demenza”, cioè il declino progressivo e globale delle funzioni cognitive e il deterioramento della personalità e della vita di relazione. Il Rapporto Mondiale Alzheimer 2015 rileva che ci sono nel mondo 46,8 milioni di persone affette da una forma di demenza (nel 2010 se ne stimavano 35 milioni), cifra destinata quasi a raddoppiare ogni 20 anni. Anche se non esistono ancora terapie risolutive, le speranze di rallentare e bloccare la progressione della malattia sono concrete attraverso la continua Ricerca Scientifica.

 

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